La Value Chain Medicina Rigenerativa e Riparativa (MedReR) focalizza il proprio interesse sullo sviluppo di soluzioni su misura per rigenerare, riparare e/o ricostruire tessuti e organi irrimediabilmente danneggiati o persi, anche attraverso il potenziamento delle capacità di rigenerazione endogena.

Si concentra su:

  • approcci di terapia cellulare somatica (anche a base esosomi), terapia genica (anche anti-tumorale), terapia avanzata combinata e ingegneria tissutale a manipolazione estensiva, definiti come Advanced Therapy Medicinal Products nel regolamento EU N. 1394/2007;
  • approcci terapeutici che mirano a stimolare il “self-repair” di tessuti e organi attraverso la stimolazione di cellule staminali endogene e il controllo di eventi patologici concorrenti, quali infiammazione, ipossia e reazione immunitaria. Comprende l’elettroceutica e la magnetoceutica nella loro definizione più ampia (stimoli fisici elettrici e magnetici a frequenze variabili, laser, plasma, fotobiostimolazione, ecc.), lo sviluppo e l’impiego di biomateriali sintetici, semi-sintetici e naturali, fra cui matrici decellularizzate, fattori di crescita, farmaci (nutraceutica inclusa), e prodotti combinatori classificabili come dispositivi medici, medicazioni avanzate o terapie avanzate, stampanti 3D e utilizzo di biosensori atti a promuovere percorsi personalizzati per il recupero anatomico e funzionale di tessuti e organi.

La Regione Emilia-Romagna ha saputo coniugare l’eccellenza scientifica espressa in Regione con l’iniziativa imprenditoriale. Può infatti contare su strutture precliniche e cliniche dedicate e certificate in diversi ambiti, e su una rete di progettualità pubblico-privato che la collega a iniziative strategiche nazionali e ai più qualificati ambiti internazionali. Genera inoltre un importante indotto, anch’esso spinto all’innovazione di prodotti e servizi.

La medicina rigenerativa si caratterizza per (i) affrontare condizioni “non-curabili” e “difficilmente curabili”, rispondendo quindi ad un forte medical need; (ii) personalizzare l’intervento terapeutico, in piena sintonia con la medicina 4P;  (iii) promuovere un elevatissimo grado di innovatività delle soluzione e dei percorsi di produzione, capace di trainare molteplici settori produttivi; (iv) fornire e valorizzare la costante iniezione di nuove conoscenze scientifiche di altissimo livello nel percorso di sviluppo e produzione, che rende il settore altamente dinamico e riconosciuto come d’eccellenza a livello internazionale.

Nel contempo, proprio la natura “di frontiera” delle soluzioni terapeutiche espone questo settore a forti rischi d’impresa, ad esempio nel dialogo con il mondo regolatorio per la messa in commercio dei nuovi prodotti e per le policies di market access, ancora particolarmente complesse nel campo degli ATMPs. Richiede quindi uno sforzo anche per rinnovare i modelli finanziari e di business, a partire dalla public–private partnership e dal ruolo delle charities internazionali, ma anche delle policies di rimborso da parte del SSN.

Il posizionamento della VC è dimostrato oggi dall’inclusione di alcuni partner nei principali network nazionali (IATRIS, A-IATRIS, FIRST) e internazionali (EATRIS, Euro-GCT), e società scientifiche di riferimento (ISCT, ISSCR, TERMIS) di medicina rigenerativa e riparativa. Inoltre la Regione E-R fa parte del Cluster Alisei e diversi partecipanti sono stati partner del progetto Italian Regenerative Medicine Infrastructure (IRMI).

Posizionamento della VC rispetto agli asset regionali identificati nella Value Proposition del Clust-ER Health

L’analisi commissionata a E&Y dalla direzione del clust-ER Health circa l’attrattività e produttività prospettica, volta a evidenziare gli asset strategici per la regione Emilia-Romagna ha valutato che l’ambito degli ATMPs è quello di gran lunga a più alta attrattività e buona potenzialità prospettica, stante la necessità di aumentare gli investimenti dedicati. Inoltre, il settore biomedicale è classificato come quello a più alta potenzialità. Le due azioni strategiche individuate della VC MedReR mirano a sviluppare nuovi prodotti a partire da ATMPs e prodotti attinenti al biomedicale, quali biomateriali ed elettromedicali, rappresentando quindi potenzialmente l’ambito regionale a più alta potenzialità ed attrattività.

Questa valutazione, che riprende rapporti e proiezioni internazionali (si veda ad esempio l’Annual Report, Alliance for Regenerative Medicine, https://alliancerm.org/sector-report/2019-annual-report/), si basa anche sulle eccellenze scientifiche della regione, che hanno gemmato spin-off ora diventati PM e grandi imprese. La crescita del mercato globale del settore è esponenziale, e il numero di clinical trails in diverse aree terapeutiche (oncologia, neurologia, malattie monogeniche, infettive, cardiovascolari ematologiche, muscoloscheletriche, oftalmiche, metaboliche, gastroenterologiche, immunologiche genitourinarie, dermatologiche, respiratorie) costantemente in crescita. Emiliano-romagnolo è anche il primo ATMP formalmente a base di cellule staminali autorizzato dall’EMA: Holoclar, distribuito da uno dei soci del Clust-ER Health (Holostem Terapie Avanzate) e sviluppato in collaborazione con un altro socio fondatore (CIDSTEM-UNIMORE) coinvolgendo altri attori della filiera appartenenti alla VC MedReR.

Dalla stessa analisi E&Y, va segnalato inoltre un altro aspetto non adeguatamente incluso dei docs S3 fin qui circolati, e cioè il settore applicativo delle neuroscienze, che risulta avere un ottimo indice di attrattività prospettica. Questa posizione, trainata da un drammatico medical need a livello globale declinato su malattie neurodegenerative e lesioni del sistema nervoso, e da numerosissime eccellenze scientifiche e cliniche regionali, ben si coniuga con entrambe gli obiettivi strategici della VC. E’ però necessario dedicare interventi specifici alla medicina rigenerativa in ambito neurologico, per sottrarre il settore ad una descrizione aneddotica (es. terapie cellulari per malattie neurodegenerative) e garantire il giusto contesto scientifico e industriale ad un settore in continua crescita (es. l’applicazione terapeutiche di energie fisiche), nel perimetro disegnato dagli enti regolatori, compreso il regolamento EU per i dispositivi medici.

Posizionamento della Value Chain in relazione alla nuova programmazione regionale S3 2021-2027

Nella nuova programmazione regionale l’impatto della Medicina Rigenerativa e Riparativa si diluisce nel numero e nell’eterogeneità delle iniziative proposte, anche in risposta alle richieste EU (digitalizzazione e ambiente). E’ forte quindi la preoccupazione per il rischio percepito di vedere poco valorizzato questo settore di eccellenza, e vedere rallentato/interrotto un percorso che ha garantito l’esposizione della Regione (anche mediatica e internazionale) rispetto a tematiche che riflettono non solo l’eccellenza scientifica, ma anche le applicazioni cliniche e le relative declinazioni industriali ad alto contenuto tecnologico.

Peraltro, la medicina rigenerativa e riparativa si ritrova nei seguenti ambiti tematici previsti nell’ impianto strategico della S3 2021-2027

  • Innovazione nei Materiali, con riferimento in particolare al loro impiego nell’ingegneria tissutale e genica, nella realizzazione di scaffolds biomimetici con funzioni bioattive e proprietà biomeccaniche modulabili, impiantabili e non, personalizzati per sistemi misti biomateriali/cellule/molecole bioattive/biosensori, e, in forma di nano-carrier funzionalizzati per nuove soluzioni a sostegno del rilascio personalizzato di farmaci
  • Digitalizzazione, intelligenza artificiale, big data, con riferimento in particolare a (i) tutto quanto attiene alla medicina personalizzata e di precisione; (ii) supporto alla progettazione di soluzioni diagnostiche basate su sistemi cellulari innovativi.
  • Salute e longevità, con riferimento in particolare a soluzioni che ripristino la condizione di salute (terapie avanzate e ingegneria tissutale), che mantengano i pazienti autonomi e indipendenti nei loro ambienti di vita più a lungo possibile (ATMPs, potenziamento del self-repair, monitoraggio continuo attraverso wereable e biosensori). Applicazione dei nano-materiali nella prevenzione dell’invecchiamento del sistema immunitario a contrasto dell’insorgenza di infezioni croniche, malattie tumorali e morte.
  • Innovazione nella progettazione, realizzazione e gestione di infrastrutture critiche, con riferimento in particolare al potenziamento di strutture produttive per ATMP (camere bianche per bioinchiostri, ambienti classificati-cell factory) e di strutture operanti in ambito sanitario, certificate secondo quanto richiesto dal regolatorio per lo sviluppo e la sperimentazione clinica di fase 1 di ATMPs (incluso CAR-T, prodotti generati con gene editing, esosomi e camere bianche per bioinchiostri, biomateriali intelligenti bioriassorbibili, anche stampabili con stampanti 3D clinical grade), prodotti per ingegneria tissutale e elettromedicale dedicato, compresi studi clinici.

L’indotto generato da queste attività include anche altri ambiti, quali la fabbricazione e il packaging, la catena del freddo, tracciatura, testing e logistica, includendo anche impiantistica, arredi tecnici e strutture per ambienti classificati GMP, isolatori, produttori di biomateriali, di stampanti e di software per analisi di immagini e generazioni di immagini stampabili, CRO, società di consulenza e associazioni di pazienti.

Le Value Chain sono presiedute da un Chair e da un Vice Chair, che per la VC MedRER sono:

Anna Tampieri

Chair della Value Chain

Consiglio Nazionale delle Ricerche - ISSMC

Michele De Luca

Vice Chair della Value Chain

Università di Modena e Reggio Emilia / Holostem Terapie Avanzate Spa

I Clust-ER sono finanziati dai Fondi europei della Regione Emilia-Romagna - POR FESR 2014-2020