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Turismo inclusivo e scambio di buone pratiche: al via il progetto Adrinclusive

Si è svolto il 3 luglio a Brindisi il kickoff meeting del progetto Interreg che vede la partecipazione di Italia e Croazia per lo sviluppo di un turismo inclusivo e accessibile. Al progetto, guidato dal Comune di Brindisi e nato da un’idea del Clust-ER Health e di Fondazione Maratona Alzheimer, partecipano Romagna Tech, AFAM Marche e le città della costa croata.

L’Italia è nota per la sua ricchezza culturale, paesaggistica e gastronomica, che attira turisti da ogni angolo del mondo. Tuttavia, per molte persone affette da demenza o Alzheimer, il viaggio e il turismo possono sembrare un’impresa impossibile. Qui entra in gioco il progetto Adrinclusive, un’iniziativa innovativa che mira a rendere il turismo accessibile e inclusivo per le persone affette da queste patologie e i loro familiari.

Il progetto Adrinclusive è finanziato dal programma Interreg Italia-Croazia e nasce dalla collaborazione tra diversi enti e istituzioni. Tra i principali promotori figurano il Clust-ER Health dell’Emilia-Romagna e la Fondazione Maratona Alzheimer, con il supporto di Romagna Tech. L’obiettivo principale del progetto è sviluppare un modello di turismo inclusivo che possa essere replicato in altre regioni e paesi, fornendo opportunità di viaggio e vacanze su misura per le persone con demenza e Alzheimer.

Obiettivi di Adrinclusive

Il progetto Adrinclusive si pone diversi obiettivi strategici, tra cui:

  • Formazione dei professionisti del settore turistico, per aumentare la consapevolezza delle esigenze specifiche delle persone con demenza e Alzheimer. Questo include personale alberghiero, ristoratori, guide turistiche e altri operatori del settore.
  • Creazione di strutture e servizi accessibili e adatti alle esigenze delle persone con queste patologie, includendo la realizzazione di percorsi turistici sicuri, l’adattamento delle strutture ricettive e la fornitura di supporto medico e assistenziale durante il soggiorno.
  • Organizzazione di vacanze pilota, al fine di testare e migliorare i servizi offerti, che coinvolgano persone con demenza e Alzheimer e i loro familiari. Queste vacanze serviranno a raccogliere feedback preziosi per migliorare ulteriormente l’offerta turistica.
  • Sviluppo di una piattaforma online, che possa fungere da punto di riferimento per le famiglie e i caregiver alla ricerca di opportunità turistiche inclusive. La piattaforma offrirà informazioni su destinazioni, strutture e servizi disponibili, oltre a fornire supporto e consulenza.

Quali sono i benefici del turismo Inclusivo?

Il turismo inclusivo non solo migliora la qualità della vita delle persone con demenza e Alzheimer, ma offre anche una serie di benefici tangibili sia per gli individui coinvolti che per la società nel suo complesso. Il miglioramento del benessere fisico e mentale delle persone con demenza e Alzheimer può infatti essere direttamente correlato alle attività turistiche, che stimolano la mente, riducono lo stress e offrono opportunità di socializzazione. Inoltre, questo offre anche sostegno a amiliari e caregiver, di prendersi una pausa dal loro ruolo impegnativo e spesso sottovalutato, consentendo loro di rilassarsi e ricaricarsi. Questo può contribuire a prevenire il burnout e migliorare la qualità della cura offerta.

Non solo. Il turismo inclusivo rappresenta anche una opportunità di sviluppo economico per le destinazioni turistiche che scelgono di adattarsi e accogliere questo segmento di mercato. Creare un ambiente accogliente e inclusivo può infatti attirare nuovi visitatori e generare entrate aggiuntive e stimolare la messa in campo di nuove tecnologie. Ecco perché il progetto prevede anche la realizzazione di una open call, per individuare soluzioni, servizi o tecnologie assistive innovative capaci di rispondere alle esigenze peculiari del target in oggetto. Anche in questa fase il Clust-ER Health offrirà il proprio supporto per la mappatura e la raccolta di soluzioni.

Il Futuro del Turismo Inclusivo

Il progetto Adrinclusive rappresenta solo l’inizio di un percorso verso un turismo più inclusivo e accessibile per tutti. Le buone pratiche e i modelli sviluppati potranno essere replicati e adattati in altre regioni e paesi, contribuendo a creare una rete globale di destinazioni turistiche inclusive.

In futuro, si auspica che il turismo inclusivo diventi una pratica standard nel settore turistico, garantendo che tutte le persone, indipendentemente dalle loro condizioni di salute, possano godere delle meraviglie del viaggio e delle esperienze culturali.

Il progetto Adrinclusive è un esempio brillante di come l’innovazione e la collaborazione possano portare a soluzioni significative e positive per le persone con demenza e Alzheimer. Creando un modello di turismo inclusivo, il progetto non solo migliora la qualità della vita dei partecipanti, ma sensibilizza anche il pubblico e promuove una società più inclusiva e attenta al benessere di tutte le persone. Con il supporto continuo e l’impegno di tutti gli stakeholder coinvolti, il turismo inclusivo ha il potenziale per diventare una realtà diffusa e accessibile a livello globale.

I Clust-ER sono finanziati dai Fondi europei della Regione Emilia-Romagna - POR FESR 2014-2020