i soci del clust-er health
Da rifiuto a risorsa: la dimensione globale di Newster Group per la sostenibilità della salute
Un giro di boa importante per Newster group, che ha appena festeggiato i 25 anni di attività partecipando ad un progetto di comunicazione ed economia circolare per l’ospedale Infermi di Rimini.
Leader europeo nella progettazione e produzione di tecnologie per il trattamento dei rifiuti sanitari solidi, delle acque reflue e dei rifiuti liquidi dei laboratori biomedici, Newster è una piccola-media impresa riminese, una realtà locale dal respiro fortemente globale, da poco entrata nel Clust-ER Health per portare un know-how concreto nella transizione verso una maggiore sostenibilità ambientale nel comparto della salute e delle cure.
Per l’occasione siamo andati a visitare la loro azienda e a conoscere da vicino le potenzialità delle macchine che esportano e dei prototipi in via di sviluppo.
Il concept di Newster
La gestione dei rifiuti sanitari rappresenta uno step importante nella filiera dedicata alla cura e alla ricerca di nuove terapie: è necessario che vengano smaltiti correttamente per limitare ripercussioni negative sulle risorse ambientali e idriche, ma sono proprio le procedure stesse di gestione, in alcuni casi, ad avere un impatto consistente.
La Regione Emilia-Romagna conta una produzione di rifiuti pari a 1.8 kg per giornata di ricovero, con un costo medio di € 1.800 – 2.000 per tonnellata. Nell’ultimo periodo, fortemente colpito dalla pandemia, la produzione di rifiuti è aumentata del 30% – 40%
Gianluca Magrini, responsabile della ricerca e sviluppo di Newster Group
Un problema tutt’altro che secondario e che va quindi gestito. Su questo l’innovazione può giocare un ruolo fondamentale, per promuovere un cambiamento dal punto di vista culturale e un aumento della consapevolezza sul fatto che la nostra salute di domani dipende anche da come gestiamo oggi l’ambiente in cui viviamo.
Come agire, quindi?
Partendo da soluzioni che consentano di concepire un vero e proprio ospedale ecologico, soprattutto in quei territori dove non è scontato che la gestione dei rifiuti possa svolgersi nel rispetto dell’ambiente.
L’analisi tecnica e scientifica dei processi permette di evidenziare i punti deboli e di offrire nuovi spunti su cui costruire soluzioni in un campo in cui è sempre più urgente prestare attenzione. Le tecnologie sviluppate da Newster permettono di ridurre i rischi chimici e biologici dei rifiuti, contribuendo quindi a ridurre l’impatto ambientale, con un approccio circolare che permetta il recupero dei rifiuti solidi e liquidi trattati.
In particolare Newster ha messo a punto macchinari dedicati alla sterilizzazione on-site dei rifiuti ospedalieri a rischio infettivo, un processo che permette di eliminare il rischio di diffusione di agenti patogeni riducendo allo stesso tempo peso e volume del residuo finale e rendendo il prodotto finale assimilato ad un rifiuto urbano indifferenziato. Un processo che nasce come alternativa più sostenibile al tradizionale incenerimento in impianti di termovalorizzazione.
La tecnologia di sterilizzazione brevettata da Newster si basa sul trattamento di riscaldamento per frizione, che avviene ad una pressione leggermente inferiore a quella atmosferica e in ambiente umido. Si uniscono quindi sterilizzazione e triturazione, con riscaldamento fino a 150°C, che avvengono nello stesso ambiente e permettono di ottenere un prodotto finale pronto per essere avviato a recupero anche come materia prima seconda.
Gli studi di LCA (Life Cycle Assessment) condotti sui tipi di processo ad oggi disponibili hanno infatti evidenziato che il trattamento on-site riduce notevolmente l’impatto ambientale rispetto a quanto avviene in inceneritore. Questo effetto è dovuto principalmente al fatto che si riduce il trasporto su gomma per i rifiuti che, dagli ospedali, devono essere portati frequentemente per il trattamento di rifiuti speciali agli impianti, generalmente centralizzati e non disponibili su tutti i territori. Le valutazioni fatte hanno permesso di identificare una riduzione anche fino al 70% dell’impatto ambientale per il processo on-site, proprio dovuto alla riduzione del trasporto su gomma verso l’impianto di trattamento. Grazie a questa analisi Newster ha ottenuto il certificato digitale PDT® rilasciato in Blockchain da IQC srl.
Ma si tratta di un processo ancora più importante per quelle zone nei paesi in via di sviluppo dove non ci sono condizioni adeguate per la gestione di rifiuti speciali, che potrebbero quindi essere abbandonati in discarica o bruciati tal quali con conseguente danno per le risorse ambientali. Motivo per cui Newster investe risorse anche in attività di cooperazione internazionale.
Non sono però solo i rifiuti sanitari e le acque reflue gli elementi al centro dell’attenzione di Newster. La purificazione dell’aria, infatti, rappresenta un altro dei tasselli della ricerca, che ha portato negli ultimi anni alla realizzazione di prodotti mirati ad evitare la diffusione di agenti biologici mediante un’efficace disinfezione dell’aria e delle superfici, usando sistemi che combinano ozono, filtrazione HEPA e disinfezione con raggi UV-c.
L’attività di ricerca e sviluppo di Newster
Tutte le tecnologie e le soluzioni di Newster sono protette da brevetti internazionali, realizzate in Italia da un team multidisciplinare di ingegneri e tecnici e risultato di oltre vent’anni di investimenti in ricerca e sviluppo. Molti dei progetti di Newster per l’innovazione tecnologica sono sostenuti anche dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale attraverso i progetti POR-FESR dell’Emilia-Romagna. Inoltre, dal 2007 l’azienda è impegnata in attività di Internazionalizzazione per diffondere e raccogliere le conoscenze e il know-how necessari per contribuire nel settore.
Anche i rifiuti fluidi di laboratorio rappresentano un importante elemento di attenzione dal punto di vista della gestione. Si tratta di liquidi che derivano da sistemi analitici automatizzati presenti in laboratori di chimica clinica, biologia molecolare, elettroforesi e tossicologia dove vengono eseguite analisi ematologiche, sierologiche e di biologia molecolare. Tali residui contengono quindi composti organici persistenti e, come tali, devono essere trattati con un sistema di gestione dei rifiuti prima di essere scaricati nelle fognature, per evitare potenziali effetti tossici per l’ambiente e gli organismi viventi.
Tramite il progetto TRUeLAB, finanziato dal piano POR FERS 2014-2020, Newster ha realizzato il prototipo PURALAB®, un notevole passo in avanti che consentirà di sviluppare una serie industrializzata di impianti personalizzati per il trattamento dei rifiuti liquidi di laboratorio biomedico, al fine di rimuovere i rischi biologici e ridurre di oltre il 90% tutti gli inquinanti di origine organica. Il processo di ossidazione avanzata permette quindi di eliminare sia i microrganismi presenti nei liquidi ma anche di ridurre la concentrazione di inquinanti chimici, ottenendo così un’acqua di scarico conforme ai valori limite per lo scarico in rete fognaria.
Un altro progetto molto interessante in via di sviluppo è SEiFER, dedicato alla realizzazione di un impianto per la conversione di farmaci scaduti e residui citotossici in fertilizzante agricolo.
Inserito tra i progetti di ricerca e sviluppo per l’economia circolare del Bando MISE, il progetto è ancora in fase di valutazione e, se approvato, vedrà la collaborazione con due istituti italiani di eccellenza, IRST Istituto Tumori “Dino Amadori” di Meldola, lRCCS Luigi Pascale di Napoli, ma conta anche attori importanti nel contesto regionale dell’Emilia-Romagna, come l’Università di Modena e Reggio-Emilia e Valpharma.
Qui Newster si prefigge lo scopo di cambiare completamente l’attuale sistema di gestione e trattamento dei farmaci scaduti, inclusi farmaci citotossici e rifiuti, in modo che possano essere trattati e riutilizzati nel settore agricolo. Questo è possibile grazie alla tecnologia della carbonizzazione idrotermale HTC, basata sul trattamento di rifiuti in particolari condizioni di pressione e temperatura in seguito al quale la frazione organica diviene inorganica e si ottiene un residuo da utilizzare come hydrochar: questo permette di aumentare la fertilità dei terreni e il sequestro di anidride carbonica, innescando quindi un circolo virtuoso. Newster si occuperà quindi della progettazione e realizzazione di un sistema innovativo che permetta alle strutture sanitarie di avere una corretta gestione finanziaria e sociale di questa tipologia di rifiuti e un ambiente sicuro, trasformando il problema in una risorsa.
L’attività all’estero e la cooperazione internazionale
Per questioni legate anche alla normativa, che solo lo scorso settembre ha avuto una sostanziale revisione green volta a rendere realmente applicabile la sterilizzazione on-site, l’attività di vendita di Newster è sempre stata concentrata prevalentemente all’estero, nonostante l’azienda fosse nata con l’intento di rivolgersi solo al mercato italiano.
Oggi Newster vende macchine sterilizzatrici in 43 paesi in 4 continenti ma grazie a questo cambiamento nella normativa è tornata attiva anche in Italia. Negli ultimi anni, inoltre, ha partecipato a diversi progetti di cooperazione internazionale in Africa e Sud America. Grazie alla collaborazione con le Organizzazioni non governative e l’Agenzia italiana per la cooperazione e lo sviluppo, sono stati avviati due progetti in Mozambico e Niger.
In linea con il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite per il 2030, sono stati sviluppati sistemi per una gestione di qualità dei rifiuti ospedalieri, per aumentare l’attenzione all’ambiente e prevenire la diffusione delle malattie infettive.
Le attività si stanno concentrando sull’ottimizzazione dei tempi di installazione delle tecnologie e sul potenziamento della formazione a distanza, che consentirà di gestire da remoto molte delle attività, per superare le sfide legate ai bisogni dei paesi in via di sviluppo, comprese le lunghe distanze, l’assenza di infrastrutture tecnologiche e soprattutto la mancanza di risorse naturali. Per questo il processo di digitalizzazione sta diventando un elemento chiave nelle attività di sviluppo di Newster, attenzione che ha portato l’azienda ad ottenere tre certificazioni digitali PDT.
La mostra “Ti ricordi?” e l’impegno locale
I festeggiamenti per il 25 anniversario sono stati speciali e ricchi di significato. Newster ha voluto dare un contributo importante proprio a partire dalla valorizzazione di quei rifiuti ospedalieri di cui in questi anni ha contribuito a ridurre l’impatto. E lo ha fatto partecipando alla realizzazione di una mostra permanente donata all’Ospedale Infermi di Rimini per il percorso “Abbi cura di me”, insieme all’azienda emiliana Litokol Spa e allo studio di comunicazione Kaleidon.
Un’installazione che si sviluppa su 12 metri di lunghezza e che accoglie i visitatori diretti alle scale dell’ospedale, creato combinando il residuo secco sterilizzato con una resina particolare fornita da Litokol Spa, azienda socia del Clust-ER Build impegnata in soluzioni per la salubrità degli edifici.
I pannelli, raffiguranti bambini che giocano, poesie e frasi di ispirazione, sono dedicati a coloro che vivono l’ambiente ospedaliero: medici, nonni, bambini e personale sanitario in toto. Ma rappresentano anche un impegno concreto per ridurre l’impatto ambientale dei rifiuti prodotti all’interno di quegli spazi così importanti per la salute della realtà locale e della nostra società intera.
Siamo certi che una realtà come Newster saprà portare all’interno del Clust-ER Health un contributo importante nella discussione già innescatasi negli anni passati sugli aspetti di sostenibilità e impatto ambientale della salute e degli ospedali. La trasversalità di questo aspetto sarà inoltre di importanza cruciale anche per l’avvio di percorsi tra Clust-ER differenti, per promuovere una visione innovativa più completa e lungimirante.