IL CLUSTER HEALTH AI FORUM S3 DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA
FORUM S3 2019: il report finale
I tre eventi organizzati da ART-ER a ottobre 2019 con il supporto dei Clust-ER della regione Emilia Romagna hanno visto il coinvolgimento interdisciplinare di imprese, laboratori e realtà regionali messe a confronto per dare il proprio contributo alla discussione sullo sviluppo sostenibile in tutti i settori strategici di specializzazione.
L’ elevata partecipazione registrata ha permesso di alimentare la discussione tra i presenti e di arrivare, attraverso suggerimenti e desiderata, a definire dei piani di azione comuni tra attori dello stesso territorio.
Gli interventi che hanno visto fra i protagonisti i soci del Clust-ER Health hanno dato lo spunto per riflessioni più approfondite sull’utilizzo dei big data nel settore della salute, mettendo l’accento sulla necessità di una maggiore condivisione degli obiettivi di monitoraggio della salute e della qualità di vita dei pazienti, ai fini di una migliore pianificazione di percorsi di cura personalizzati e programmi di prevenzione e sulla promozione di politiche per consentire la condivisione sicura dei dati clinici.
Non solo. Fra le priorità indicate c’è anche quella di rimettere il paziente al centro di un sistema, sanitario e non, che deve prevedere servizi tarati sulle sue effettive necessità. Più coinvolgimento dei pazienti nella progettazione dei servizi e degli spazi, quindi, ma anche maggiore coinvolgimento della comunità con interventi di sensibilizzazione alla cultura del cambiamento, per superare paure e barriere culturali legati alle nuove tecnologie.
Non meno importante per una regione in continuo processo di sviluppo e innovazione è l’aspetto della ricerca, che richiederebbe un indirizzamento maggiore degli investimenti sulle tecnologie abilitanti che risolvono sfide concrete, anche con strumenti innovativi di finanza pubblica. Cosa significa? Incentivare finanziamenti di tipo competitivo a 360° sullo sviluppo delle tecnologie abilitanti alla base della nuova sanità, ma anche favorire tavoli di discussione tra i laboratori di ricerca, AUSL e istituzioni per avviare sperimentazioni mirate.