Pronti per il futuro
Innovazione, ricerca ed eccellenze in Emilia Romagna: menzione speciale per Michele De Luca
Si è svolto ieri a Bologna PRONTI PER IL FUTURO, l’evento organizzato da ART-ER che nasce come occasione per raccontare gli importanti risultati raggiunti in innovazione, attrattività, ricerca e sviluppo delle competenze che collocano l’Emilia-Romagna tra le Regioni europee più avanzate in grado di competere nei contesti internazionali più dinamici.
Risultati eccellenti e incoraggianti e prospettive di successo sono emersi dai racconti dei protagonisti che in questi anni hanno cambiato il volto dell’imprenditorialità regionale e che sono il frutto di un grande lavoro di squadra svolto grazie ad un sistema capace di favorire e promuovere la circolazione della conoscenza, la generazione di nuove idee, la creazione di imprese e lo sviluppo di infrastrutture.
Fra i talentuosi innovatori che hanno contribuito in maniera brillante ai risultati raggiunti negli ambiti strategici di sviluppo regionale e che sono stati premiati con una menzione speciale, è salito sul palco il Prof. Michele De Luca, direttore del Centro di Medicina Rigenerativa “Stefano Ferrari” dell’Università di Modena e Reggio Emilia e di Holostem Terapie Avanzate, nonchè Chair della Value Chain di Medicina Rigenerativa e Riparativa del Clust-ER Health.
Il prof. De Luca, ha dedicato la sua intera carriera alla ricerca e allo sviluppo di terapie avanzate a partire dalle colture di cellule staminali e uno dei suoi più grandi successi è legato al primo trattamento a base di cellule staminali ad aver ricevuto l’approvazione all’immissione in commercio da parte della Commissione Europea.
Un esperienza che gli ha permesso di mettere a punto una strategia terapeutica determinante per il trattamento della epidermolisi bollosa, la cosiddetta sindrome dei “bambini farfalla”, una malattia rara dovuta ad un difetto nei geni deputati alla produzione delle proteine responsabili dell’adesione dell’epidermide al derma che oggi è stato possibile trattare in alcuni casi specifici grazie alla combinazione di medicina rigenerativa e terapia genica.
È ormai emblematico il caso di Hassan, il bambino che si è sottoposto ad un trapianto che ha comportato la sostituzione di quasi l’80% dell’epidermide con cellule staminali emopoietiche appositamente coltivate per esprimere una versione funzionante del gene LAMB3 e che gli permette, oggi, di vivere una vita normale.
Un successo preceduto da un cammino non facile e che ha mosso i primi passi già negli anni Novanta, quando De Luca e il suo gruppo hanno iniziato a raccogliere i primi risultati del loro lavoro senza che vi fosse ancora una regolamentazione ben definita a livello europeo per il controllo di qualità e l’uso di protocolli di produzione standardizzati.
Oggi la creazione di una rete di competenze e la proficua collaborazione con centri di ricerca, università e strutture di eccellenza a livello regionale permette un continuo avanzamento nella ricerca e nel trasferimento tecnologico verso un futuro fatto di obiettivi sempre più ambiziosi, come quello di riuscire a trattare il maggior numero possibile di forme di epidermolisi bollosa, a cui non si applicano le tecnologie attualmente in sperimentazione e che prevedono ancora molto lavoro di ricerca di base.